Out of stock: come limitare il fenomeno?
L’out of stock a scaffale, o anche “rottura di stock”, è la mancanza di un determinato prodotto sullo scaffale. Il fenomeno è estremamente diffuso nel mondo del retail. Infatti, una ricerca rivela come nel 41% dei casi il cliente non riesca a trovare sullo scaffale almeno uno dei prodotti desiderati. L’assenza del prodotto provoca l’insoddisfazione del cliente e impatta molto negativamente sulla sua shopping experience. Il 70% degli shopper afferma di aver vissuto esperienze negative negli ultimi 6 mesi e che, proprio per questo motivo, non farà più acquisti nel punto vendita dove ciò è avvenuto. Secondo gli shopper, l’out of stock è tra le cause principali di una store experience negativa.
Gli effetti negativi dell’Out of Stock
Come si comportano gli shopper di fronte ad un out of stock? Imbattendosi per la prima volta nell’out of stock, gli shopper tendono ad attribuire la causa del fenomeno al produttore. Infatti, il 35% di essi decide di non comprare più prodotti del brand assente dallo scaffale e cambia marchio di riferimento. Di fronte ad un caso reiterato di rottura di stock, invece, il cliente attribuisce le cause dell’assenza del prodotto allo store. Il 25% degli shopper sceglie di non fare più acquisti in quel punto vendita e di rivolgersi ad un altro più fornito.
Insomma, l’out of stock è un problema tutt’altro che irrilevante, le cui soluzioni sono spesso considerate complesse e dispendiose. Com’è possibile controllare che i propri prodotti siano sempre presenti sullo scaffale e posizionati correttamente? È possibile assicurarsi che lo staff del punto vendita riposizioni rapidamente il prodotto una volta terminato?
Il ricorso alle statistiche
Spesso per limitare il fenomeno dell’out of stock si fa ricorso a strumenti statistici che forniscono previsioni sulle performance del prodotto.
Il prodotto viene posto sotto osservazione per un certo lasso di tempo; i dati ricavati da queste osservazioni riguardano essenzialmente il trend del prodotto e sono utili a prevedere il periodo in cui sarebbe più elevato il rischio di out of stock. Tali previsioni non sempre riflettono i reali andamenti. Inoltre, gli strumenti statistici non sono in grado di prevedere gli effetti provocati da eventi come promozioni, nuovi packaging o nuove campagne pubblicitarie.
Per questa ragione, le statistiche permettono di arginare solo parzialmente il problema ma non possono essere in alcun modo considerate risolutive.
Trade marketing: è davvero efficace?
Un’altra soluzione utilizzata per gestire il fenomeno è il trade marketing.
Un addetto è incaricato dall’azienda produttrice di recarsi periodicamente sul punto vendita per effettuare rilevazioni sullo stato dello scaffale e dei prodotti. In questo caso, è possibile sapere con certezza se il prodotto è presente sullo scaffale e se è posizionato correttamente.
Si potrebbe pensare che il trade marketing sia la soluzione perfetta, ma di fatto così non è. Tipicamente i risultati delle osservazioni fanno riferimento ad un solo giorno della settimana, in un’unica fascia oraria e non ci sono, quindi, informazioni sullo stato del prodotto durante altri periodi di tempo, ovvero quando si potrebbe verificare effettivamente l’out of stock.
A quanto pare, l’unico modo per ridurre drasticamente il fenomeno della rottura di stock è avere sempre disponibili dati in tempo reale sullo stato dello scaffale e del prodotto.
È così lontana l’idea di una soluzione tecnologica che monitori costantemente lo scaffale?
Computer Vision e Artificial Intelligence: la cura definitiva
Grazie al ricorso a discipline come Computer Vision, Intelligenza Artificiale e Machine Learning, Grottinilab ha progettato un software innovativo in grado di porre rimedio al problema dell’out of stock.
Questa soluzione monitora costantemente lo stato dello scaffale e fornisce informazioni sul livello di out of stock, sul rispetto del planogram e sul layout dello scaffale. Il software è in grado di riconoscere in tempo reale se un prodotto è terminato oppure se è stato collocato nel posto sbagliato. In caso di anomalie, il sistema invia immediatamente un alert al Category Manager e allo Store Manager. Ricevuto l’alert, lo staff può ricollocare rapidamente il prodotto al suo posto, garantendone sempre la disponibilità per il cliente. In questo modo, il cliente, di fronte allo scaffale, troverà sempre disposizione ciò che cerca. Grazie a questa innovativa soluzione, il brand registrerà un reale miglioramento nelle performance di vendita.